il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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Tra le tante rappresentazioni cinematografiche ricordo “L’isola degli zombies” del 1932 capostipite degli zombie-movie con l’immancabile Bela Lugosi, “Ho camminato con uno zombie” del 1943 di Tourneur in cui è presente il vudù haitiano, lo stracultissimo “La notte dei morti viventi” del 1968 di George Romero.
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GVu > 09/05/12
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“Zombi” (1978), un classico: morti viventi cercano di entrare in un centro commerciale. Altro piccolo capolavoro di Romero.
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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“Il serpente e l’arcobaleno”, regia di Wes Craven, 1988. Buoni effetti speciali, recitazione impeccabile… e tanto tanto vudù. Un gioiello cult.
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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Per gli appassionati dell’horror all’italiana vanno ricordati i film di zombie di Fulci.
Non mi fanno impazzire ma hanno il loro perchè.
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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B-movie doc: il film spagnolo di De Ossorio del 1973 intitolato “La cavalcata dei resuscitati ciechi”, capitolo della saga dei Templari resuscitati. Morti che camminano… a go go.
Uno dei b-movie più trasmessi dalle reti private negli anni 70. Horror, per quelli della mia generazione che hanno avuto la fortuna di vederlo e di riuscire a non addormentarsi, indimenticabile. Prodotto con 4 soldi, alla casereccia, ma ugualmente inquietante.
Una pietra miliare del cinema pizza e fichi.
Il finale scimmiotta la parte conclusiva del film “The birds” di Alfred Hitchcock.
Comunque un capolavoro del trash.
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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Film raccapricciante: “Bobby”. Il protagonista rappresenta più un demone che uno zombie, ma vale ugualmente la pena citarlo.
Un racconto nato da un’idea del maestro dei maestri, superiore anche a Stephen King, Richard Matheson (Tre millimetri al giorno, Io sono leggenda, Io sono Helen Driscoll ecc.)
L’ep. compare per la prima volta nel telefilm televisivo del 1977 intitolato “Dead of night”. Successivo remake, nel 1996, in trilogia del terrore II. Regia per entrambi di Dan Curtis.
Una mamma disperata ricorrerà ad antichi riti spiritici per resuscitare il figlioletto morto.
Racconto e trasposizione cinematografica, ricche di pathos e di colpi di scena, fanno entrambe veramente spaventare !
Strano che siano sconosciute ai più e che non abbiano avuto il meritato successo.
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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Per gli amanti dei musical… l’affascinante balletto di Michael Jackson intitolato “Thriller”, del 1982. Anche se è solo un video musicale è molto più terrorizzante di tanti altri film… esempio perfetto di zombie-movie.
Da rivedere più e più volte, bellissimo e ganzissimo.
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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Sempre con l`attore Paul Naschy... "La vendetta dei morti viventi" del 1973. Altro film della nostra infanzia.
Zombie-movie dall`effetto soporifero consigliato a chi soffre di insonnia.
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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Concludo con...
Il cortometraggio casereccio intitolato “Lo sconosciuto”, a tinte fosche e surreali girato in tre parti, rientra nel genere horror/thriller/fantastico… una chicca per gli appassionati.
Facilmente reperibile su youtube.
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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Ringrazio per le curiosità ed i suggerimenti… Lu Max Brother, Lu Zeder, Lu Morretts (il racconto ambientato a Città Giardino), Alex, Lu Fesctega, Ricciaccio e Gabbbbriellina.
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GVu > 09/05/12
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Sorpresine kinder ed extrakinder: Frankenstein, Dracula… e compagnia cantante
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GVu > 09/05/12
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A proposito di "mostrate" di gruppo ricordo il manga anni 60, che non ha bisogno di presentazioni, "Carletto il principe dei mostri" di Fujiko Fujio... stesso autore di Doraemon.
La seconda serie anime fu trasmessa in Italia negli anni 80.
......
Momento nostalgico... CHE PAURA MI FA (sigla)
Che paura mi fa
Carletto, l`Uomo Lupo, Frank e Dracula
Lupo, Frank e Dracula
ma che effetto mi fa
mi sento tutto un brivido
Brrrr... aahhh... brrr... ahhh
che goduria però
sarà che siamo tutti mostriciattoli
tutti mostriciattoli
il più bello che c`è
è grande e grosso e pesa 3 quintali e 33
e chi li vede strilla
Oh mamma mia!
Gambe in spalla
e vola via
e non c`è camomillla
Che calmi un po`
ninna ah... ninna uh... ninna oh...
se t`accatezza una mano pelosa
e ti sbaciucchia una bocca bavosa
mamma che schifo
ma sono un amico
Carletto
l`Uomo Lupo
Drakulino e Frankestein
occhio che Frankestein si sente a pezzi
c`ha le pile scariche
c`ha le pile scarrriche
luna piena lassù e l`Uomo Lupo ulula
auuuuhhhhhh hhhiiii auhhhh
un vampiro non è
se beve pomodoro
Conte Dracula
il Conte Dracula
e Carletto chi è
è un bimbo che si allunga 7 metri e 33
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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Dimenticavo...
nel "Thriller" di Michael Jackson la risata finale è... dell`insuperabile Vincent Price.
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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Riguardo l`impareggiabile attore, re dell` horror, Vincent Price aggiungo due pellicole sui vampiri che ho tralasciato precedentemente: "Il club dei mostri" (film a basso costo del 1981 che però presenta degli episodi con storie, spunti e personaggi originali e veramente geniali. Attori da sfarzo: John Carradine, Donald Pleasence e Simon Ward. Nel finale il cameo, per la gioia di tutti gli "spaziofili", di Prentis Hancock... uno dei pratogonisti nella prima stagione di spazio 1999) e "L`ultimo uomo sulla terra".
Quest`ultimo, del 1964 (regia di Ubaldo Ragona o di Sidney Salkow... non si è mai capito bene), è tratto da un romanzo del maestro dell`incubo Richard Matheson.
In una intervista lo scrittore affermò che, nel realizzare l`opera, aveva voluto ribaltare la situazione: la lotta non sarebbe avvenuta tra il vampiro di turno contro tutti gli esseri umani ma il contrario. Infatti nella pellicola il protagonista, almeno nella parte iniziale, è l`unico sopravvissuto ad un virus che trasforma gli esseri viventi in terribili vampiri. Un film tradizionalista... per tenere alla larga i sanguinosi esseri vengono architettate delle protezioni a base di aglio.
Ottimo film a cui seguirà "1975: occhi bianchi sul pianeta terra" (The Omega Man) del 1971 con Charlton Eston, regia di Boris Sagal, e "Io sono leggenda" del 2007 con Will Smith (Willy, il principe di Bel-Air... ho detto tutto. È da dire che negli anni le sue interpretazioni sono migliorate) per la regia di Francis Lawrence. Quello di Smith a mio parere è il meno interessante dei tre. In "The Omega Man" non troviamo vampiri ma la pellicola è spettacolare sotto tutti i punti di vista.
"L`ultimo uomo sulla terra", del 1954, è quello che rimane più fedele al romanzo di Matheson.
ATTENZIONE SPOILERATA
Presentano tutti un lieto fine a favore della razza umana che riesce a sopravvivere (il solito cliché buonista americano)... cosa che non avviene nel finale di Matheson dove il genere umano non sparisce ma cambia, si trasforma. La normalità... non sarà più l`uomo.
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GVu > 09/05/12
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GVu > 09/05/12
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GVu > 09/05/12
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L`ultimo uomo della terra (non sulla)
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marcello71zz
GVu > 17/01/12
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Leggo ora la tua RECENSIONE...wow stupenda, ho alcuni di quelle sopresine
complimenti bella recensione Grande Grillo
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GVu > 09/05/12
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Grazie Marcello71, buona giornata
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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Sempre a proposito di vampiri…
“7 per l’infinito contro i mostri spaziali” (1970). Un film horror-fantascientifico che è tutto un programma… cavernicoli rissosi, vampironi volanti mostruosi, scienziati che fanno discorsi a mò di supercazzola come su “Amici miei”, dialoghi senza senso e da sagra della banalità… ecc. ecc. Uno z-b- movie, tarallucci e vino, all’ennesima potenza.
Nella pellicola presenti, originale capolavoro di fantasia, anche gli Uomini Granchio… che nella storia c’entrano come i cavoli a merenda. Probabilmente inseriti perchè trovato il costume abbandonato in qualche set accanto al loro. Dalla serie “non si butta via niente”.
Probabilmente ad Ed Wood il film sarà piaciuto, si nota molto del suo stile.
Vale la pena vederlo, in compagnia, giusto per farsi 4 risate.
Presente un attorone del genere horror: John Carradine. Forse ha partecipato alla pellicola perchè doveva pagare il mutuo di casa.
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GVu > 09/05/12
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Il mostro della Laguna nera… un Mer-Man (Masters of the Universe) ante litteram forse ispirato al personaggio mostruoso anni 50.
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GVu > 09/05/12
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FANTASMI
Case infestate, antichi edifici consumati da orrendi presenze maligne invisibili, castelli stregati, uomini torturati e passati a miglior vita, fenomeni paranormali, lampi, tuoni e fulmini… spettrali atmosfere da brivido.
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GVu > 09/05/12
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Accadde nel folignate (Perugia): esattamente nel cimitero di Foligno. Tanti, tanti, tanti anni fa.
Leggenda metropolitana vuole che, in una locanda del paesino, venne fatta una scommessa tra un misterioso avventore ed il proprietario della stessa. L’avventore si rifiutava di credere che il cimitero della città fosse infestato da malvagi spettri e minacciosi fantasmi. Avrebbe trascorso una notte intera all’interno di quest’ultimo. Rumori e soffi di vento non spaventarono l’uomo. Non si terrorizzava facilmente. Ma ad un certo punto della notte sentì, nel buio più profondo, un rumore strano ed inquietante. Proveniva da una bara… l’avventore coraggioso si avvicinò, questa volta impaurito, verso di essa. Una mano viscida e putrida gli toccò la spalla quasi a chiamarlo. Si girò e…
Un viandante che passava per quei luoghi sventurati affermò di aver ascoltato un urlo sovrumano e poi più niente, il silenzio assoluto.
Diceva di un grido pazzesco che aveva lacerato il silenzio della notte… (cit.)
Il giorno seguente il nostro protagonista venne trovato cadaverico. Dietro di lui un ramo di un albero che sbatacchiava avanti ed in dietro mosso dal vento, che probabilmente gli aveva toccato la spalla durante la tragica nottata, faceva da cornice ad uno spettacolo spettrale.
Che cosa aveva visto l’avventore? Cosa l’aveva spaventato così tanto da farlo morire? Ma soprattutto… come fanno a raccontare che fu toccato da una mano viscida e putrida alla spalla se con lui non c’era nessuno?
Si narra che il viandante fu sepolto in altro luogo per evitare una futura e probabile spettrale vendetta.
Vista la sua posizione geografica si usa dire… “Foligno è lu centru de lu monnu” (Foligno è il centro del mondo). Questo, come altre storie spettrali che girano intorno al cimitero, è il principale motivo per il quale viene affermato che Foligno sia anche il centro italiano di strani e misteriosi avvenimenti paranormali.
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GVu > 09/05/12
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Sorpresine Kinder, diverse serie
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GVu > 09/05/12
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Enciclopedia Utet: fantasma.
Dal greco apparizione. Intesa come manifestazione magica, fuori dall’ordine dei fenomeni naturali. Il termine fantasma è poi passato ad indicare in senso più stretto l’apparizione di un trapassato (nota il termine francese: revenant, colui che ritorna). I fantasmi, detti anche spiriti e spettri, sono le forme incorporee, appena visibili, dei defunti che la fantasia popolare vuole compaiono in ore e in luoghi lugubri, e paurosi: di notte, nei cimiteri, nelle case abbandonate, sul luogo di un delitto; sono generalmente avvolti in lunghi lenzuoli, o senza testa, trascinanti catene e circonfusi da una luce spettrale. I luoghi dove, oltre ai cimiteri, la voce popolare fa risiedere abitualmente i fantasmi, sono i castelli, i più vecchi e diroccati, soprattutto inglesi. Qui i fantasmi si fanno abitudinari e se ne enumerano tutte le manifestazioni ricorrenti, gli scherzi, le manie. La notte faceta si sovrappone così a quella orrida e il fantasma si fa domestico ed innocuo.
Sarebbe impossibile tracciare un quadro, anche sommario, della comparsa di fantasmi nelle opere degli scrittori di ogni tempo. Accenniamo ai più importanti. Tacendo dei fantasmi di Omero, delle ombre con cui Ulisse parla nell’oltretomba (chè qui la situazione è capovolta, essendo l’eroe di Omero, il vivo, ad andare nell’al dil à a cercare, per così dire, a domicilio i fantasmi) ricordiamo, tra gli autori latini, il commovente fantasma di Creusa, quale appare nel II libro dell’Eneide; i fantasmi della tragedia di Seneca; singolare il tono documentaristico con cui Plinio il Giovane parla, in una lettera, di una casa frequentata dai fantasmi. Per il Medio Evo non c’è che l’imbarazzo della scelta. Esemplari possono dirsi le novelle edificanti o esempi dello Specchio della vera penitenza di Jacopo Passavanti, contemporaneo del Boccaccio. Le sue storie sembrano toccare il fondo dell’orrido. Tutta la buia, angosciosa fantasmagoria medievale è riassunta nello Specchio. I fantasmi rinascimentali e cinquecenteschi, non sono più visti in funzione della fede, bensì in loro, l’orrido è fine a se stesso. I temi del teatro italiano del Cinquecento, fantasmi compresi, vengono ripresi nel teatro elisabettiano ed in esso soprattutto da Shakespeare, i cui fantasmi sono grandi creazioni artistiche. Valgono come esempio l’ombra di Banco e il fantasma del padre di Amleto. Del Settecento citiamo le notte romane di Pietro Verri.
Fra gli esempi più recenti citiamo, a testimonianza di una perdurante predilezione della letteratura per i fantasmi, The Turn of the Screw (Il giro di vite) del romanziere americano Henry James.
E potremmo concludere con Franz Kafka nella cui opera, se non compaiono veri fantasmi, di essi viene però enucleato con rara potenza e coerenza, quello che costituisce il vero motivo di orrore: il sovrapporsi al mondo umano di un altro mondo ignoto, imperscrutabile, dall’aria cupa e irrespirabile.
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GVu > 09/05/12
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Playmobi
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GVu > 09/05/12
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Playmobil
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GVu > 09/05/12
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Troviamo un fantasma anche nel famosissimo racconto “Canto di Natale” di Charles Dickens (storia che veniva interpretata nelle recite scolastiche di Natale. Il racconto del fantasma presente/passato e futuro… tutta allegria). Il fantasma diventerà protagonista orrorifico grazie al romanzo gotico. Letteratura e cultura anglosassone diverranno la culla del fenomeno “spettrale”.
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GVu > 09/05/12
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Nel cinema non mancano esempi che vedono protagonisti fantasmi e spettri.
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GVu > 09/05/12
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“Nella stretta morsa del ragno” del 1971.
Il regista Antonio Margheriti, con lo pseudonimo di Anthony Dawson, proporrà nuovamente un suo vecchio film in bianco e nero intitolato "Danza macabra" del 1964. Un remake a colori. Questa volta la pellicola sarà del 1971 e verrà intitolata "Nella stretta morsa del ragno". Un film di nicchia in cui funziona tutto. Un capolavoro made in Italy. Rispetto a quello in bianco e nero cambia poco, se non la scelta degli attori.
Da piccolo lo vidi con mio fratello. Una notte, rimasti a casa da soli, venimmo affascinati e terrorizzati dalle immagini, dai colpi di scena e dal lento e lugubre procedere delle scene… E chi è riuscito a dormire quella notte. Inutile dirlo, un grandissimo gotico d’atmosfera.
Una pellicola che mi rimase impressa nella mente per anni.
Rivedendolo ho notato che, probabilmente, nel girare alcune scene dei loro film diversi registi si siano ispirati al lungometraggio di Margheriti (vedi "Shining" di Kubrick, "1408" di Mikael Håfström).
Nel film un cast di lusso: Klaus Kinski (Nosferatu, il principe della notte; il pistolero gobbo e psicopatico di leoniana memoria), Anthony Franciosa (Il giustiziere della notte n. 2; Tenebre), Michèle Mercier (I tre volti della paura; I mostri; Il giovedì).
Klaus Kinski interpreterà il ruolo del celebre scrittore Edgard Allan Poe. Un cameo indimenticabile il suo. Franciosa, il protagonista, invece sarà il giornalista americano che giungerà a Londra per intervistarlo. Poe, in una vecchia e "goticissima" locanda alcolizzato ed intento a recitare ad una combriccola "racconti impossibili" (così li definirà il giornalista appena arrivato nel locale), accoglierà in maniera fredda il protagonista del film. Si scontrerà presto il mondo fantastico dello scrittore, intriso di fantasia e paranormale, con quello concreto e scettico del giornalista.
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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La storia ricorda vagamente quella raccontata precedentemente nel cimitero di Foligno anni fa.
Lord Blackwood, amico di Edgard Allan Poe, proporrà all’intervistatore una scommessa.
Dieci sterline se fosse riuscito a trascorrere una notte in un vecchio castello di sua proprietà infestato dai fantasmi. Il proprietario del maniero, in compagnia di Edgard Allan Poe, condurrà al castello il protagonista della storia con la promessa che all’alba andranno a riprenderlo.
Il giornalista, inizialmente spavaldo, appena entrerà in contatto con le prime manifestazioni spettrali, cambierà atteggiamento. Come si dice dalle mie parti… “je se strignerà lu culetto” (trad. sarà colto da grande spavento).
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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Dialogo dal film “Nella stretta morsa del ragno”.
- Edgard Allan Poe: non sapevo se avevo scritto un altro racconto o se davvero avevo vissuto quella allucinante avventura. E mi ricordo che stavo seduto in biblioteca… stanco, disfatto. Quando udii bussare alla porta e pallido come l’ospite di una tomba un domestico entrò in punta di piedi. Aveva uno sguardo folle di terrore e mi parlò con voce tremante, soffocata, bassissima. Intendevo soltanto brani del suo discorso. Diceva di un grido pazzesco che aveva lacerato il silenzio della notte. Di un raccogliersi di tutti i familiari, di una ricerca in direzione del suono. Poi… il tono della sua voce divenne paurosamente distinto… mentre mi bisbigliava di una tomba violata, di un corpo avvolto in un sudario, sfigurato, ma tuttavia respirante, tuttavia palpitante, tuttavia… vivo. Si… doveva essere vero. Si avvicinò ancora di più a me, indicò i miei abiti. Erano infangati, strappati, e c’erano delle orrende chiazze rosse, era sangue. (Beve). Il domestico mi prese allora delicatamente una mano, me la mostrò. Recava impresse ferite. Ferite profonde di unghie umane… cominciò allora a fissarmi con un’aria spaventata…
Era accaduto davvero… non c’erano dubbi.
- Alan (il giornalista): mr. Poe, avevo già letto questo vostro racconto ma narrato da voi sembra quasi vero. Mr Poe, sono Alan… Alan Foster. Non vi ricordate? Voi mi avevate promesso un’intervista.
- Alan… Non vi avevo riconosciuto. Accomodatevi. Voglio presentarvi il mio amico lord Blackwood.
…Vi dirò subito allora che io non sono un vero romanziere, ma sono un vostro collega, un cronista e che tutto quanto scritto finora è davvero accaduto.
- Ma solo nella vostra geniale fantasia di scrittore, mr. Poe. Si perchè i morti, sono certo, non possono tornare su questa terra come nei vostri romanzi.
- Voi confondete la morte con la tomba.
- Perchè mai, mr. Poe. Io vi stimo troppo per permettermi di contraddirvi, ma sono convinto che il ciclo vitale si conclude con la morte. Al di là è il non essere. E… e se mai ci fosse qualcosa di certo non sarebbe assolutamente niente di terreno. C’è il nulla, oltre la tomba, c’è il nulla.
- Pertanto voi non potete credere nelle verità delle mie storie.
- Non sul piano realistico.
- Una lastra di marmo che chiude un sepolcro ci darà certezza della tomba, non dell’oltretomba che è popolata da un incalcolabile numero di viventi non ufficiali.
- Un uomo della vostra intelligenza può credere a ciò solo ai fini dell’arte.
- Lord Blackwood: non sono d’accordo e scommetto 100 sterline che non avreste il coraggio di passare una notte nel mio castello di Providence da solo.
- Ah ah ah… secondo voi scapperei dalla paura?
- No, non scappereste. Di tutti coloro che hanno provato, e il signor Poe lo sa bene, nessuno è più uscito dal mio castello.
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GVu > 09/05/12
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Il castello ubicato a Providence è un omaggio a Howard Phillips Lovecraft. Considerato uno dei più importanti scrittori del genere horror, insieme ad Edgard Allan Poe, nasce a Providence il 20 agosto 1890.
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il grillo parlante
GVu > 09/05/12
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Ottima colonna sonora dell`impareggiabile Riz Ortolani.
Un capolavoro senza effetti speciali e sanguinarie truculenze.
Che dire... non ne fanno più di pellicole così (cit). Specialmente in Italia.
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GVu > 09/05/12
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Dialogo dal film “Nella stretta morsa del ragno”.
Lord Blackwood: perchè avete voluto per forza che ci andasse?
Edgard Allan Poe: perchè ogni storia ha bisogno di un suo protagonista.
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GVu > 09/05/12
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“Gli invasati” (1963), regia di Robert Wise.
Film commerciale che però ha un buon ritmo, tiene sempre in tensione.
Una casa è infestata da fantasmi da moltissimi anni. Scettici ed esperti del paranormale andranno a cercare di fare luce sui misteri che avvolgono l’abitazione.
Inaspettato finale a sorpresa.
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GVu > 09/05/12
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“Il mistero della casa sulla collina” (1999), regia di William Malone (remake del film “La casa dei fantasmi” del 1958). Classicone sugli spettri… personalmente ho preferito quello del 58 di William Castle. Probabilmente perchè il protagonista era Vincent Price.
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GVu > 09/05/12
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“Il sesto senso” (1999)
Con Bruce Willis per la regia di M. Night Shyamalan.
Un bambino vede la gente morta. Ad aiutarlo un noto psicologo infantile.
Finale da pelle d’oca.
Vedo la gente morta… celebre frase della pellicola.
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GVu > 09/05/12
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“The Others” (2001). Film ispirato al libro intitolato “Il giro di vite” (1898), dello scrittore Henry James.
Film molto raffinato e d’atmosfera. Protagonista Nicole Kidman nella parte della vedova di guerra occupata a badare ai suoi due figli. I vari colpi di scena, ed il finale da brivido, fanno di questo film un capolavoro da nicchia.
“Suspence” (The Innocents), regia di Jack Clayton. Film del 1961. Anche quest’ultimo ispirato al romanzo sopra citato.
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GVu > 09/05/12
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“Gasper”
Cartone divertente ma, almeno il lungometraggio del 1995, a tratti inquietante. l’inizio è commovente, al cinema ho visto persone piangere.
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GVu > 09/05/12
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“Storie di fantasmi”del 1981, regia di John Irvin.
Quattro amici, che nascondono un segreto inconfessabile riguardo un fatto accaduto da giovani, si riuniscono raccontandosi storie del terrore. Qualcuno dall’oltretomba sta tornando per vendicarsi.
Film a basso costa che però non annoia.
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GVu > 09/05/12
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Fantasmini
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GVu > 09/05/12
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Storie di fantasmi e streghe venivano narrati anche dai nostri nonni. Mia nonna, figlia della cultura contadina, raccontava di un serale raccogliersi di tutti i familiari nella stalla (il luogo più caldo) e gli anziani parlavano di episodi orrorifici accaduti nei paesi vicini. Protagonisti appunto, di quest’ultimi, spettri e streghe. Ricordo quello secondo cui le streghe a mezza notte entravano nelle stalle ed intrecciavano le crine dei cavalli. Il fenomeno in realtà era dato dall’umidità. Mia nonna affermava che non erano racconti che volevano spaventare i più piccoli… gli adulti ci credevano veramente.
Nel film intitolato “L’albero degli zoccoli” (1978) di Ermanno Olmi troviamo una scena che ricorda quanto appena raccontato: riunioni dove si raccontavano storie di fantasmi.
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GVu > 09/05/12
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- La Fantabuggy… rarissimo pezzo degli Acchiappafantasmi.
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GVu > 09/05/12
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“La tomba di Ligeia” (1965). Pellicola diretta da Roger Corman ed interpretata da Vincent Price… ho detto tutto. Stracultissimo !!!
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GVu > 09/05/12
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“Gosth”, film del 1990 con Patrick Swayze e Demi Moore. Regia di Jerry Zucker.
Romanticata fantasmesca e strappa lacrime con un Patrick Swayze più credibile nella parte del “buttafuori-duro” nel film intitolato “Il duro del Road House”. Le parti “mollacciose” non fanno per lui.
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GVu > 09/05/12
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“I tre volti della paura” (1963)
L’episodio intitolato “La goccia d’acqua” è inquietante , spaventoso, intrigante. TERRORIZZA !!!
Anche questo, come molte opere del versatile Bava, un capolavoro da tenere in cineteca per essere venerato ogni tanto.
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GVu > 09/05/12
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Divertente pellicola del 1944, tratta da un racconto di di Oscar Wilde, con Charles Laughton: “Lo spettro di Canterville”.
Un uomo viene murato vivo dal fratello, nel castello di famiglia, perchè colpevole di codardia.
Lascerà i comuni mortali solo se un suo discendente compierà un atto coraggioso. Lo spettro aleggerà per il castello per tre secoli finché un giorno giungerà… ecc. ecc.
Un Laughton eccezionale nella parte dello spettrale protagonista fifone.
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GVu > 09/05/12
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“Shining” (1980)
Regia di Stanley Kubrick, protagonista l’attore hollywoodiano Jack Nicholson. Il romanzo da cui è tratto, dell’arcinoto scrittore Stephen King, si intitola “The Shining” (1977).
Uno dei film, se non il film, che più ha appassionato negli anni gli amanti del genere. STRACULTISSIMO !!! !
Lo scrittore Jack Torrance, con la sua famiglia, accetta l’impiego come guardiano per il periodo invernale in un albergo ubicato presso le montagne del Colorado. Posto completamente isolato.
Ben presto si accorgerà che accadono fatti strani e misteriosi. Suo figlio Danny sarà al centro delle manifestazioni paranormali che avvengono all’interno della struttura.
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GVu > 09/05/12
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“Poltergeist”. Filmone spettrale del 1982 diretto da Top Hooper e scritto da Steven Spielberg. Sembra che la parola poltergeist derivi dalla lingua tedesca (geist/spirito-poltern/bussare) e significhi spirito rumoroso. Il poltergeist è una manifestazione soprannaturale dove, senza motivo, accadono fatti paranormali: oggetti che si muovono e volano, mobili che si spostano, apparecchi elettrici che si mettono in funzione inaspettatamente ecc. ecc.
Nel film degli spaventosi fantasmi si insinuano prepotentemente nella casa della classica famiglia americana passando attraverso la loro televisione. Spettri incazzati neri ed imbufaliti come jjjjene perchè hanno demolito il cimitero in cui erano tranquillamente sepolti.
Questa volta hanno ragione a farsi sentire… eh che ca… spita. Quando “ce vò ce vò”!!!!
Un’americanata… ma tutto sommato un discreto film del genere.
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